Nessuno l'aveva mai veduto.
Alcuni nel fitto della macchia avevano sentito le fronde delle avellane e degli azzeruoli frusciare, spostati dal passaggio. Di notte, nel bosco, pastori ritardatari raccontavano di un'ombra che schivando i raggi della luna, zigzagava fra i faggi. Si muoveva nel vento, fra i rovesci di pioggia; sagoma scura fra le oscurità notturne.
Benjussuf il capraio era stato bastonato ferocemente, forse da “Lui” mentre angariava e maltrattava le sue pecore, in montagna. Ma non era riuscito a scorgerlo. Ricordava solo il rumore del bastone battuto contro i tronchi, allontanarsi nella valle.
L'unico che certamente lo aveva visto era stato Giandrea il fungarolo. Era uscito dal paese tirandosi dietro il pastore belga, che uno venuto dalla città gli aveva consegnato perché lo sopprimesse. Perché il fungarolo si divertiva a impiccare i cani. Ne aveva ammazzati già dieci. L'undicesimo gli fu fatale, perché al ramo alto della quercia, strangolato dal cappio di ferro per la vigna, ci trovarono proprio il boia dei cani. Giandrea si portò il segreto nella tomba.
“Lui” bucava le gomme dei fuoristrada che certe volte venivano dalla città a distruggere i pascoli montani. Quelle anteriori e quelle posteriori e solo da un lato. Come facesse nessuno poté saperlo mai.
Non faceva del male agli animali. Rispettava il fiume, la campagna, gli orti, le vigne, i frutteti. Nessuno si era mai lamentato di aver subito un danno. Ma se qualche contadino ancora usava i vecchi diserbanti, o i dimenticati concimi chimici, alla prima notte di luna nuova o di tempesta, si ritrovava con l'intero campo distrutto, con tutte le piante sradicate e sparse in giro. Qualcuno sosteneva di averlo sentito cantare, in distanza. Non era visibile, eppure presente ovunque.
Era per tutti: “Lui”.
Titolo: L’uomo del campanile
Autori: Pietro Iadeluca
E-book, pag. 420
Prezzo: € 1,99
Edizioni Il cuscino di stelle
ISBN: 978-88-32014-37-2