Le sue liriche si collocano nell’Ermetismo e la tecnica fa sì che, in pochi versi, riesca ad annunciare un qualche cosa di finito, senza lasciare l’amaro della delusione. Difficile è scrivere di Terra e di Sole, poiché l’argomento è stato trattato ampiamente, sia dai poeti più illustri sia dai dilettanti. Difficile non essere banali e la banalità è debellata dalla capacità di rappresentazione della Biasoli, che ci mostra un approccio nuovo, dando addirittura spazio alla psicologia. Terra e Sole, astri che non si incontrano mai; Terra e Sole sono un ossimoro poiché genitori della vita e di ogni creatura. Ed è qui che la poetessa ci mostra una nuova idea di ciò che altrimenti sarebbe scontato.

Innanzitutto l’essere umano è praticamente assente. Come un attore fuori dalla scena ma comunque concretizzato nel gioco di luci e ombre che la Terra e il Sole fanno esclusivamente tra di loro e diventano padroni, non tanto della fisicità dell’Uomo, ma dei suoi sentimenti.