Buongiorno lettori,
Il sole è alto in questo venerdì estivo, il week end ormai è vicino e così anche le ferie!
Oggi, in questo clima rilassante, ho deciso di parlarvi dell'incontro che ha portato alla nascita di Drink&Read.
Il romanzo che stavo leggendo un anno fa sul balcone era il celeberrimo Buio oltre la siepe di Harper Lee, nella traduzione di Amalia D'Agostino Schanz.
Lo avevo da poco trovato nella casa di montagna, abbandonato a se stesso dalla morte di mia nonna; era il momento di riprenderlo in mano per leggerlo in classe insieme ai ragazzi.
Per chi non lo conoscesse, Il buio racconta le vicende della giovane Scout Finch, di suo fratello Jem e di suo padre Atticus, un avvocato dell'Alabama.
Il romanzo è ambientato negli anni '30, quando negli Stati del sud la convivenza fra cittadini bianchi e neri era caratterizzata da forti pregiudizi. Non è così per la famiglia Finch, che, grazie alla guida di Atticus, prova a guardare ogni abitante di Maycomb per ciò che è, indipendentemente dalla provenienza o dal colore della pelle.
La fissità e le abitudini degli abitanti verranno sconvolte dall'accusa di violenza rivolta da Bob Ewell contro Tom Robinson, un bracciante nero, che verrà poi difeso in tribunale da Atticus in persona.
Accanto alle vicende giudiziarie, troviamo anche un mondo di curiosità e ingenuità, è il mondo di Scout, Jem e dell'amico Dill, che si avvicineranno alla realtà abbandonando sempre di più il filtro della fantasia fanciullesca.
Ho letto il Buio tutto d'un fiato la prima volta, mi ha fatto provare tantissime emozioni contrastanti: rabbia bruciante per le ingiustizie, divertimento durante le avventure di Scout vestita da prosciutto, una malinconia dolce-amara alla conclusione del testo.
Credo che per leggere questo testo e assaporare al meglio ogni velatura, nulla sia più indicato di una tisana ai frutti di bosco. Essa ha un aroma dolce e travolgente, che accompagna ogni sorso e inebria l'olfatto; al contempo però è composta da frutti acidi, che lasciano spesso un gusto aspro in bocca, proprio come alcune vicende che il libro racconta in modo dettagliato, permettendo al lettore di sentirsi a Maycomb, nel 1933.
Vi invito, perciò, a leggere questo meraviglioso romanzo e ad accompagnarlo con una bella tisana ai frutti di bosco.
Vi saluto lasciandovi una citazione del romanzo, che penso racchiuda l'ingenuità positiva di Scout e il pregiudizio insito nei loro concittadini.