Dario Candela, allievo di Aldo Ciccolini, che lo ha definito pianista eccellente, di alta classe, convincente, brillante, impressionante, l'unico a cui il grande maestro ha consegnato la sua eredità in forma di un appassionante libro edito da Curci. "Conversazioni con Aldo Ciccolini". Dario Candela ha maturato, anche dietro la guida di Sergio Fiorentino e Fausto Zadra, una conoscenza del pianoforte basata sulla grande tradizione napoletana.
Sandro Cappelletto ha scritto di lui: Candela, sfruttando con eleganza, mai in modo gradasso e vanitoso, le risorse timbriche e dinamiche del suo strumento, il pianoforte, sceglie la strada di una sprezzatura gentile e riesce a costruire un incanto.
Suona da solista e in varie formazioni cameristiche collaborando in decine di concerti con i Virtuosi Italiani, i Solisti del San Carlo, Rocco Filippini, Alain Meunier, Antony Pay, Francesco Manara, Luca Signorini, Rita Marcotulli, Eric Porche, Hans Udo Heinzmann e inoltre con Aldo Ciccolini, Bruno Canino e Roberto De Simone, in sedi e enti come il Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Mercadante di Napoli, Teatro de la Commedie Francaise di Parigi, Teatro delle Erbe di Milano, Università Bocconi di Milano, Accademia Filarmonica e Dams di Bologna, Teatro Studio Auditorium della musica di Roma, Ass. Scarlatti di Napoli, Società dei Concerti di Milano e dell'Aquila e all'estero: Belgio, Spagna, Grecia, Francia, Germania, Slovenia, Svizzera, Stati Uniti.
Ha inciso per la Phoenix Classic, per Naxos, per Brilliant e per Dynamic l'integrale delle Sonate di Cimarosa considerato dalla rivista tedesca Pianonews "meraviglioso (Schafer)" e salutato dalla critica statunitense come la prima esecuzione che restituisce alle sonate di Cimarosa il loro giusto valore "per fortuna siamo nelle migliori mani del pianista italiano, che suona queste sonate con sensibilità, gentile rubato e bel suono" (Hastings). Ha suonato in diretta per RadioRAI 3, RAI Educational, Radio Svezia e per Radio France ed è stato invitato a partecipare ad emissioni radiofoniche per Radio Classica, Radio Rai 3 Suite, e televisive per Canale 5. Ha ottenuto 5 Primi premi in concorsi pianistici. Premier prix à l'unanimité al Conservatorio Superiore Cortot di Parigi. Ha scritto musica per teatro in Francia (Winter Afternoons - premio alla creazione dal Ministero della Cultura Francese 2001; La Legende des siecles di Victor Hugo, rappresentata al Teatro della Comédie Francaise; Le viceconsul) e in Italia “Erotismo barocco” rappresentato nei teatri La Soffitta-Bologna, La Pergola, Firenze, Nuovo-Napoli). Le sue musiche per Emily L. sono state pubblicate dalle Editions Armiane (Versailles).
Attualmente insegna Musica da Camera al Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza e alterna masterclasses presso l'Accademia Pianistica Napoletana, al fianco di Bruno Canino, con corsi di perfezionamento pianistico al Conservatorio Superiore di Malaga.
Pubblica saggi di musicologia per le Ediz.Scient.Italiane, la LIM, la Fond. Morra, L'Università Federico II e tiene per 3 anni un corso al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli sulla Fisiologia e Didattica pianistica scrivendo un volume sull'argomento intitolato "Il corpo e il suono" edito da Simeoli.
Musicista eclettico, Dario Candela si forma a Napoli (diploma di Pianoforte, diploma di Musica corale - Direzione di coro e diploma di Composizione) quindi in Francia (diploma al Conservatoire Superieur A. Cortot di Parigi) e si laurea in Lettere all'Università "Federico II", vincendo una borsa di ricerca e collaborando per progetti di ricerca musicologica.
E' Direttore della Biblioteca sul Novecento Musicale intitolata a Mario Pilati e fondatore del Centro Italiano di Musica da Camera per il quale ha organizzato diverse stagioni concertistiche di grande successo. Direttore artistico di PianoCity Napoli per quattro edizioni, nella grande kermesse, che ha avuto un seguito di 35 000 spettatori, ha ricoperto il ruolo di coordinatore della sezione classica, coinvolgendo centinaia di artisti, dai più giovani a professionisti di fama internazionale.
Nel 2007 fonda Il Circolo Artistico Ensemble che si occupa di riscoprire la musica del Novecento Italiano con il quale svolge intensa attività concertistica, di ricerca e con il quale ha presentato al Teatro di San Carlo di Napoli il quintetto per pianoforte e archi di Mario Pilati.
Ha ideato e promosso il progetto TaranTODAY, volto alla diffusione delle danze del sud Italia rielaborate da compositori contemporanei che ha avuto decine di repliche in Italia e all'estero.
Cosa è la musica per te?
Il mio lavoro e la mia passione.
- Quale compositore ti ispira e perché?
Non ho un compositore preferito, molti hanno qualcosa che mi ispira ed è difficile sceglierne solo uno. Inoltre penso che la preferenza dipenda molto dallo stato d'animo in cui ti trovi ed anche dal momento della vita in cui sei. Da ragazzo amavo Chopin, poi è venuto il momento Bach, poi il momento Mozart e così tanti altri.
- Cosa suggeriresti a chi vuole intraprendere questo mondo?
Di avere molta tenacia e molta pazienza, di fare scelte molto ponderate sul maestro da seguire, di lavorare sodo ma senza affanno.
- Cosa pensi dei concorsi?
Dipende dalla personalità, ci sono pianisti che non sono fatti per i concorsi, altri invece che sono portati per la competizione. In generale ai miei allievi dico che il modo migliore per affrontare un concorso è prenderlo innanzitutto come una verifica del proprio operato, in questo modo si sposta l'attenzione - e la paura - per la giuria, sul proprio giudizio e se non va bene non bisogna farne un dramma. Sono convinto che non si può mai piacere a tutti e in un concorso, dove ci sono cinque o più commissari, è sempre assai difficile che tutti si esprimano all'unanimità.
- Una domanda che avresti sempre voluto ricevere e perché?
Ah, certo, una questione più che una domanda, che purtroppo in pochi si pongono. Perché l'attenzione della società contemporanea è così poco rivolta all'arte? (e sottolineo arte). Perché a mio avviso si è travisato nettamente il concetto di arte ed oggi si confonde con troppe varianti quali lo spettacolo, il denaro, l'audience, il patetico, il sociale e così.
Grazie Dario, anche per essere nostro Direttore Artistico della 5a Edizione Internazionale del Concorso Pianistico “Piana del Cavaliere” in memoriam del M° Pietro Iadeluca.