La silloge poetica “Gazzella d’amore” rappresenta uno snodo fondamentale nella poetica di Pietro Iadeluca.
La raccolta, difatti, ondeggia tra sentimenti adolescenziali – vigorosi ma delicati, ardenti e girovaghi – e ricordi intensi e malinconici.
Quante persone, con me, guardano la luna?
Una domanda che racchiude perfettamente lo spirito dell’innamorato, che si chiede quanti come lui stanno rimpiangendo, soffrendo, bramando.
Una condivisione universale netta, affilata e straripante di speranza.
La speranza che il Mondo possa commuoversi e comprendere il nostro stato d’animo.
Nei versi, che si sciolgono e riempiono la carta, troviamo vecchi segnali di un sentimento perduto. Vecchi ma ancora vivi, che vengono a risvegliare il tormento del Poeta che edulcora il senso di colpa nella consolazione della lirica.
In questo caso non è il Poeta che chiede aiuto alla Musa ma pare che sia la Musa stessa a chiedere aiuto al Poeta, in una sorta di nemesi per il proprio amor perduto. Dove l’autore si sdoppia in causa ed effetto, vittima e oppressore, per sancire quella vendetta di cui hanno bisogno entrambi: Poeta e Musa, Musa e Poeta.
La Natura, sempre preponderante, non è matrigna leopardiana né adulatrice dannunziana, ma complice inconsapevole di quella ricerca di pace che Pietro Iadeluca va cercando attraverso il proprio viaggio interiore, che sublima espletando un arcaico e incantatore fiume di versi eccelsi.
 

Titolo: Gazzella d'Amore

Autore: Pietro Iadeluca

Brossura, pag. 96

Prezzo: € 10,00

Edizioni Il cuscino di stelle

ISBN: 978-88-32014-16-7