Rimettere mano a un’opera scritta oltre 40 anni fa da mio padre, è stato doloroso ed emozionante allo stesso tempo. Doloroso perché ogni piccola cosa ti riporta alla mente la scomparsa di una persona importante; emozionante perché in qualche modo ho riportato in vita una piccola parte di lui, ripercorrendo insieme un piccolo tratto della storia della musica. Ho deciso di riprendere questo suo saggio musicale (originariamente intitolato A che serve la musica?) che venne scritto tra il ‘70 e il ’71, basato su una serie di lezioni concerto che egli eseguì proprio in quegli anni. Questo saggio è il connubio perfetto dell’amore per la musica e per la ricerca. Oltre ad avere adeguato il testo ai giorni nostri, ho anche cercato di dargli un filo logico, nella speranza di essere riuscito a lasciare intatto il “messaggio” che l’autore intendeva trasmetterci e contemporaneamente di averlo reso di più facile consultazione per il lettore. Questo libro ha lo scopo principale di provare a prendere per mano il lettore e trasportandolo nell’universo della Musica Classica dalla preistoria ai giorni nostri, aiutandoci a comprendere quanto essa sia stata un importante presenza nel corso dei secoli.
Spesso quando mi trovo a parlare di musica classica con amici e conoscenti, al solo pronunciare la parola “Classica”, noto un irrigidimento da parte dei miei interlocutori. In realtà l’avere avuto un genitore pianista e insegnante di pianoforte non mi ha reso né speciale, né tantomeno diverso a miliardi di altre persone, ma mi ha dato indubbiamente la possibilità di poter conoscere e amare la musica in ogni sua forma. Spesso l’uomo respinge o non accetta (e non parlo solo della musica) per il semplice fatto di non conoscere, ovvero ignorare (intesa nel senso etimologico della parola, ovvero non conoscere, non sapere, essere all'oscuro di qualcosa).
Quando mio padre effettuava le lezioni-concerto, spiegava dapprima attraverso la parola i significati e i simbolismi musicali, poi al pianoforte eseguiva e illustrando cosa il compositore volesse trasmetterci. Il metodo era semplice ed estremamente efficace, al punto che a distanza di molti anni ancora conservo quei suoi insegnamenti nel mio bagaglio culturale, e in parte mi hanno concesso di poter lavorare su questo saggio.
In qualche modo oggi si può fare la stessa cosa, grazie all’ausilio della tecnologia credo che il compito sia ancora più semplice con strumenti come iTunes e YouTube (tanto per citare quelli più noti), che non avranno sicuramente la bellezza e il fascino che trasmette un musicista con il suo strumento, ma sono indubbiamente efficaci e comodi per l’utilizzo. Ed è esattamente quello che ho fatto io quando lavoravo sugli appunti di mio padre; infatti non avendo il “pianista a disposizione” ho fatto largo uso del sito YouTube per meglio comprendere il messaggio dell’autore e cercare di poter dare un senso a quanto scrivevo.
La stessa cosa consiglio io di fare ai non addetti ai lavori (cercando anche di orientarsi in scelte di video con esecutori all’altezza), che si apprestano a leggere questo libro per poterlo meglio comprendere leggere i capitoli e contestualmente ascoltare le riproduzioni musicali che ivi vengono descritte aiuterà sicuramente a una migliore comprensione. Alcune correzioni sono state necessarie, tuttavia ho cercato di lasciare l’opera così com’era stata ideata (comprese le note con gli accenti fatti a mano dallo stesso autore), ma ho deciso di dividere il libro in tre parti: “Origine della Musica”, “Storia degli strumenti, origine e sviluppo”, “Fenomeni musicali, epoche e compositori a confronto” e infine “Compositori al microscopio: Chopin, Debussy, Scriabin e Iadeluca”.
Mi è stato chiesto, quando presentavo a un editore questo libro, il perché avrebbero dovuto stamparlo e perché la gente lo avrebbe dovuto leggerlo. La mia risposta è stata: “questo libro è una straordinaria testimonianza dell’importanza che ha rappresentato e rappresenta la musica, per il genere umano in ogni epoca; un modo semplice per avvicinare le persone alla musica classica”.
Personalmente ho trovato questo libro molto interessante, una straordinaria enciclopedia dell’esistenza umana rivissuta attraverso l’influenza che la musica ha esercitato nell’uomo e viceversa, a seconda dei contesti socio-culturali.
La mia più bella esperienza è stata lavorare su questo libro la sera a casa, circondato dai più grandi dai tesori della mia vita, mia moglie Milena, mio figlio Pietro e appunto la Musica.
Armando Iadeluca
Titolo: A che cosa serve la musica
Autori: Pietro e Armando Iadeluca
E-book, pag. 145
Prezzo: € 1,99
Edizioni Il cuscino di stelle
ISBN: 978-88-32014-83-9